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La formazione aziendale è il cardine dell’attività di Scuola Nazionale Servizi, alla quale fa riferimento la filiera di associazioni e gruppi che ne condividono la mission, con l’intento di creare gli strumenti essenziali per gestire le sfide del mercato.
Risponde alle domande Vittorio Serafini, Presidente della Fondazione Scuola Nazionale Servizi.
Oggi si parla molto di nuovo Codice degli Appalti, sostenibilità ambientale, transizione energetica, digitalizzazione robotica e intelligenza artificiale. Come vengono declinate queste tematiche nei vostri percorsi di formazione?
“Le nostre attività formative sono anche figlie di ciò che il mercato richiede. Gli argomenti citati nella domanda sono quindi declinati in modo pratico nei percorsi formativi per rispondere alle esigenze del settore e preparare le aziende ad affrontare le sfide che i buyer pubblici e privati pongono loro. Grazie alla rete di docenti ed esperti nel mondo del Facility, costruiamo corsi e assistenze in cantiere che spaziano dal supporto alla formazione giuridica, a quello sulla progettazione e la gestione di commesse complesse.”
Attualmente, in misura sempre maggiore, la formazione passa attraverso la digitalizzazione, tramite corsi on line, live webinar ecc. Quale ruolo hanno ancora i percorsi di formazione in presenza e in che modo la vostra proposta integra queste due strade, così diverse ma anche complementari?
“Soprattutto dopo l’emergenza pandemica non possiamo non riconoscere l'importanza della formazione digitale attraverso corsi on line sia in modalità sincrona che asincrona. Tuttavia, manteniamo anche una forte componente di formazione in presenza, integrando entrambe le modalità per garantire un apprendimento completo e flessibile. Questa combinazione permette di raggiungere un pubblico più ampio e di rispondere a diverse esigenze formative. Basti, ad esempio, il tema così latente ma fondamentale delle soft skills. Il mondo dei servizi di FM è un mondo fatto da persone in continua relazione, sia con la propria organizzazione aziendale che con i committenti; competenze trasversali quali la comunicazione, la gestione della squadra, delle situazioni di stress che si possono creare in un team o con il cliente, se trasmesse attraverso il filtro di uno schermo, rischiano di risultare asettiche, buone per ogni occasione. Noi costruiamo corsi per e con l’azienda e argomenti di questo tipo hanno la necessità di essere sviluppati e condivisi con un’aula attiva e presente”.
Ci può parlare dei progetti in corso e di quelli futuri ai quali state lavorando?
“Tra i progetti in corso, la Fondazione sta lavorando sul progetto NE.MO.S. (New Models in Services), che mira a riprogettare i servizi di Facility Management con un focus particolare sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica. Questo progetto, che vedrà coinvolti i soci della Fondazione e stakeholder mirati, prevede l’applicazione sperimentale di nuove tecnologie come la robotica, i sistemi di monitoraggio e controllo remoto, e l’analisi dei dati per migliorare i servizi di FM. Inoltre, stiamo ampliando il nostro catalogo formativo con nuovi corsi che comprendono tutta la tematica ESG e l’acquisizione di soft skills specifiche per il nostro settore. Infine, un percorso formativo di cui vado particolarmente fiero è quello legato alla figura del formatore aziendale. In un periodo che vede le imprese sempre più in difficoltà a trovare manodopera qualificata pensiamo che la presenza e la crescita professionale di formatori interni sia un grande valore aggiunto per l’azienda che vuole mantenere aggiornato il proprio know how.
Maurizio Pedrini
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