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I rischi di infortunio durante l’attività lavorativa sono molteplici, per la diminuzione del fenomeno le imprese dovrebbero continuare a elevare la cultura della sicurezza dei propri lavoratori, aumentandone la sensibilità e la percezione del rischio, investendo in formazione e informazione,...
Il percorso formativo andrebbe strutturato tenendo conto di questi fattori:
• Competenze metodologiche;
• Conoscenza delle attrezzature e delle macchine (manutenzione e utilizzo);
• Ambiente: corretto utilizzo dei prodotti chimici, dei macchinari, delle attrezzature manuali ecc. con attenzione a minimizzare i consumi energetici e di acqua, evitare gli sprechi utilizzando sistemi di dosaggio, corretta gestione dei cicli di ricarica delle batterie delle macchine, minimizzare la quantità di rifiuti, ecc.;
• Risultato: garanzia di un elevato standard igienico
• Controllo: monitoraggio continuo del risultato
Da prevedere sessioni periodiche di aggiornamento professionale al variare delle attrezzature utilizzate o delle condizioni.
In ambito Pubblica Amministrazione al personale dedicato alle operazioni di pulizia devono essere erogate almeno 16 ore di formazione e 8 ore di affiancamento in cantiere, in relazione agli argomenti previsti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) “Servizio di pulizia di edifici ed altri ambienti ad uso civile” adottati con DM 29 gennaio 2021 (lett. C, punto 1 “Formazione del personale addetto al servizio”).
Sicurezza del personale addetto alle pulizie
È fondamentale che il datore di lavoro, anche mediante il proprio Servizio di Prevenzione e Protezione, e comunque con il supporto di formatori qualificati e/o personale esperto, provveda alle attività di formazione, informazione e addestramento come previsto dagli artt. 36 e 37 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. nonché dagli Accordi Conferenza Stato Regioni e Province autonome sulla formazione.
Per quanto attiene la formazione specifica e l’addestramento alla mansione dei lavoratori del settore pulizie e sanificazioni, nonché ogni altro lavoratore interessato in tali attività in azienda, il documento Inail propone una Guida Tecnica che offre ricchi ed importanti spunti in materia, in particolare per l’approfondimento delle conoscenze dei lavoratori in merito:
a) Rischio chimico – conoscenza degli agenti chimici utilizzati e capacità di riconoscere i pericoli intrinseci nelle sostanze utilizzate;
b) Rischio biologico – conoscenza di base degli agenti biologici, capacità di riconoscerne la pericolosità in base alla classificazione e dove possono essere presenti;
c) DPI – da rischio infortunistico, chimico e biologico. Uso corretto del DPI e relativo smaltimento;
d) Procedure operative corrette per lavorare in sicurezza nel settore della pulizia e sanificazione, nonché principali misure di prevenzione e protezione da adottare;
e) Importanza della sorveglianza sanitaria.
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